Fatty macellaio

REGIA: Roscoe Fatty Arbuckle

CAST: Roscoe Fatty Arbuckle, Buster Keaton, Al St. John
ANNO: 1917

TRAMA:

In una macelleria ne succedono di tutti i colori a causa di battibecchi più o meno furibondi tra gli spasimanti di una giovane ragazza, la quale viene spedita dai genitori in collegio. Fatty il macellaio, pur di ricongiungersi con la sua amata, si farà passare per donna per potersi iscrivere al collegio, ma anche qui ne succederanno delle belle.

 



 

ANALISI PERSONALE

Primo film in cui compare un giovanissimo Buster Keaton, The butcher boy è un divertentissimo cortometraggio che si regge su una serie di esilaranti risse a suon di farina e di intrugli vari.
Numerose le spassosissime gag che si susseguiranno una dietro l’altra, prima su tutte quella di Fatty che esce dalla cella frigorifera della macelleria con un’enorme pelliccia, ma del resto non si può resistere nemmeno alla vista del ragazzone vestito da donna con tanto di parruccone a boccoli o del combinaguai Buster Keaton che verrà colpito varie volte al posto dell’altro pretendente.
Possiamo suddividere la pellicola in due parti: la prima è quella che si svolge nella macelleria gestita da Fatty (Roscoe Fatty Arbuckle), un uomo un po’ scortese e volgare che dovrà vedersela con numerosi clienti difficili e con garzoni un po’ sbadati (lo straordinario Buster Keaton che si infila un cappello inzuppato di melassa e che poi rimane incastrato con le scarpe sulla suddetta melassa fatta rovesciare maldestramente sul pavimento). Ad aggiungersi al folto gruppo che popola la macelleria, arriva un’avvenente ragazza che non aspetta altro se non di potersi sposare. Solo che Fatty ha un concorrente, c’è un altro ragazzo che fa la corte alla signorina e che, una volta giunto in macelleria, scatena il putiferio coinvolgendo anche tutti gli altri presenti. In seguito a questo evento, i genitori della ragazza decideranno di mandarla in un collegio dalle regole ferree, nel quale nessuno se non i familiari potranno avvicinarsi a lei e parlarle. Ma Fatty non ce la farà a stare distante dalla sua amata e per questo motivo si farà passare per una sua cugina e si iscriverà egli stesso riuscendo in questo modo a farla franca, se non fosse che anche all’altro pretendente è venuta in mente la stessa idea. Sarà anche questa un’ulteriore occasione per scatenare il putiferio tra le povere ragazze del collegio e le loro tutrici. Ma come in ogni commedia romantica che si rispetti, tutto è bene quel che finisce bene, e ognuno avrà il suo.
The butcher boy è un esempio di come il cinema non parlato riesca a coinvolgere ed entusiasmare
forse anche più di quello parlato, poggiandosi sull’utilizzo di colonne sonore di maestosa fattura e soprattutto sull’alto livello recitativo degli attori protagonisti, nonché sulle geniali trovate che caratterizzano ciascuna pellicola di questo genere, eccezionale ad esempio in questo caso il cane che corre all’impazzata sul rullo per macinare la carne o il complesso marchingegno che trasporta i pacchi da un piano all’altro della macelleria. Il macellaio (titolo italiano di questa pellicola) stravolge poi il luogo comune del ragazzotto semplice, un po’ ignorante, oltre che burbero e volgare, che al cospetto di una donna di cui è innamorato mostra tutto il suo spirito battagliero e la sua grandezza d’animo.

VOTO: 8,5

 


16 commenti su “Fatty macellaio

  1. fatty arbukle mi dà i brividi. è l’incarnazione della malvagità nella sua veste più subdola. chi lo avrebbe dettio, infatti, guardando quel faccione rubicondo?

    mario

  2. ultimamente l’università sta divorando il mio tempo…

    Cmq questa riscoperta del grande buster non può che farmi piacere…

  3. In realtà in questo caso il giovane Keaton ha più il ruolo di spalla nei confronti del già affermato Fatty, sfortunato ma innovativo eroe dello slapstick.

    E al cui servizio Buster imparerà tutti i trucchi del mestiere che porteranno a maturazione il suo genio.

    Curiosamente, a conferma di quanto giustamente dici Ale, mi sono rivisto proprio ieri un’intervista con Renè Clair che tanto si rammaricava su quanto il sonoro avesse banalizzato il cinema azzerando tutti i mezzi espressivi che hanno fatto grande il muto.

    Che è tra l’altro il mio cinema preferito.

    Appena posso mi rivedrò tutta la serie Fatty/Keaton…

  4. Roscoe sarebbe diventato un grande se non fosse rimasto invischiato (incolpevole) nella melma di Holliwood. Vita dissoluta, droga ecc. ma Roscoe era innocente. Un attore slapstick, regista del muto. Ho visto alcuni suoi corti ma purtroppo non tutti (sarebbe un mio sogno). Fatty è per me un capolavoro. Grazie per aver rammentato questo sfortunato educato artista.

  5. Mario, mica ho capito cosa vuoi dire?

    Filippo, io non sto studiando come dovrei, ma sono invischiata nella rete degli esami proprio come te!

    Chimy, ti ringrazio!!

    Cine, infatti, Keaton ha iniziato proprio da qui e se non altro già solo per questo bisognerebbe lodare il grande, in tutti i sensi, Fatty.

    Luciano, io sto guardando un sacco di film della serie Fatty/Keaton, sono davvero uno spasso oltre che dei mini-capolavori.

  6. questi cortometraggi sono delle vere chicche. concordo con ciò che scrivi sul cinema muto (che in effetti non è muto ma non parlato); per me rimmarrà sempre il momento più alto della storia del cinema. grandi attori, grandi registi, le emozioni dei film di chaplin, keaton, del periodo espressionista sono irripetibili.

    ciao ciao

    monia

  7. Già Monia, hai perfettamente ragione. Io mi sto affacciando a questo “nuovo mondo” da poco, però devo dire che sono rimasta subito affascinata e ammaliata.

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