Kick-Ass

REGIA: Matthew Vaughn
CAST: Aaron Johnson, Nicolas Cage, Chloë Moretz, Christopher Mintz-Plasse, Mark Strong, Lyndsey Fonseca
ANNO: 2011
 
Dave è un anonimo liceale che però sogna di poter diventare un vero e proprio supereroe. Si convince così a comprare una specie di tuta da sub e a cominciare a combattere il crimine. Ovviamente le prenderà di brutto fino a quando sul suo cammino non incrocerà due veri supereroi, Big Daddy e sua figlia Hit girl, capaci di insegnarli qualche trucco del mestiere. Insieme cercheranno di contrastare l’impero della droga messo su dal perfido Frank D’Amico, aiutato dal figlio Chris che assumerà i panni di un falso supereroe, Red Mist.
 
Un film veramente sorprendente che renderà felici gli appassionati di fumetti e di supereroi, ma riuscirà ad intrattenere in maniera più che soddisfacente anche chi non è esperto conoscitore di questo mondo o fan accanito delle avventure di eroi mascherati. Il merito va al ritmo, alla freschezza, all’originalità e al susseguirsi adrenalinico di scene d’azione girate e orchestrate in maniera abilissima. Il tutto mescolato perfettamente alle avventure da nerd del disastroso protagonista che si barcamena tra i tentativi di conquistare la ragazza dei suoi sogni che lo ritiene omosessuale, l’intento di tenere nascosta la sua doppia identità al padre e a tutti quelli che lo conoscono e la volontà di combattere il crimine per rendere il mondo un posto migliore. E se inizialmente “Kick-Ass” costituisce anche una simpaticissima e riuscitissima parodia del genere a cui egli stesso appartiene, il comic-movie appunto, man mano con grande fluidità ed equilibrio si assesta magicamente e ottimamente proprio sui binari dello stesso, raccontando la genesi e le motivazioni dei veri e propri supereroi del film, la trasformazione da imbranato a “semi-eroe” del giovane protagonista, la strenua lotta tra esponenti del “bene” che però non mancano di perpetuare una violenza inaudita pur di raggiungere i propri scopi ed esponenti del “male” caratterizzati in qualche modo da un simpatico e funzionale senso del ridicolo (per questo bisogna anche dare atto alle perfette interpretazioni di Mark Strong nel ruolo del boss criminale e di Christopher Mintz-Plasse in quello del figlio desideroso di attenzioni). Il tutto accompagnato da un’ironia e un’autoironia non indifferente e, soprattutto, da una straordinaria colonna sonora che incornicia alla perfezione ciascun filone narrativo, rendendo alcune sequenze davvero imperdibili, come il viaggio in auto di Kick-Ass con Red Mist sulle note di “Crazy” di Gnars Barkley, o la prima, trionfale e straordinaria entrata in scena della meravigliosa Hit girl sulle note di “Banana splits” dei Dickies. Ma il frullato quasi tarantiniano è arricchito anche dalle note dei Prodigy, di Ennio Morricone e di Mika. E insieme all’eterogeneità delle note che accompagnano il racconto, si aggiunge pure una perfetta caratterizzazione di ciascun personaggio, ognuno interpretato nel migliore dei modi, a cominciare dal protagonista che ha il volto del giovane Aaron Johnson (già visto nei panni di John Lennon in “Nowhere boy”), passando per un ritrovato Nicolas Cage nei panni di Big Daddy, supereroe dal passato tormentato, arrivando alla piccola e meravigliosa Chloë Moretz, nei panni della monumentale Hit girl, personaggio che fa uscire fuori di testa con la sua parlantina sciolta, non priva di termini rozzi e poco consoni ad una ragazzina, e con la sua capacità di far fuori qualsiasi nemico a suon di armi bianche, da fuoco o addirittura corpo a corpo. Ogni volta che avremo a che fare con il suo personaggio sarà impossibile staccare gli occhi dallo schermo, visto che con la sua presenza sicura e decisa riesce a rubare la scena a tutti.
Con grande intelligenza e senso del racconto, oltre che con uno stile forte e visivamente coinvolgente (basti pensare agli inserti e alle didascalie fumettistiche, ma non solo), il regista di “Kick-Ass” è riuscito a sfornare una pellicola dal grande appeal e dal ritmo sempre più ascendente, arricchendo il tutto con un citazionismo quasi sfrenato (addirittura in una scena Kick-Ass mima il grande De Niro di “Taxi driver” davanti allo specchio, ma si potrebbe continuare a lungo con altri omaggi cinematografici, fumettistici e televisivi) che trasmette un grande senso di conoscenza, ma soprattutto, amore nei confronti delle forme d’arte di riferimento. Passione che, di rimando, viene trasmessa quasi prodigiosamente allo spettatore che si ritrova estremamente coinvolto, divertendosi, fomentandosi ed emozionandosi, con le strampalate avventure di questi tre supereroi che saranno davvero difficili da dimenticare.

VOTO:

Pubblicato su www.livecity.it

4 commenti su “Kick-Ass

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