La stangata

REGIA: George Roy Hill

CAST: Paul Newman, Robert Redford, Robert Shaw
ANNO: 1973

TRAMA:

Johnny è un delinquente scavezzacollo, dopo aver involontariamente truffato la persona sbagliata, cerca l’aiuto di Henry, uno dei più famosi e valenti truffatori del paese. Insieme decidono di organizzare una colossale stangata ai danni del boss che ha ammazzato il migliore amico di Johnny.

 


ANALISI PERSONALE

La stangata, pur essendo un vero e proprio gangster-movie, riesce al contempo a divertire e a far sorridere. Una sorta di commedia a suspance piena di ritmo e movimento soprattutto grazie alla fenomenale colonna sonora incentrata su quel motivetto poi divenuto famosissimo (uno dei sette oscar andò giustamente alla colonna sonora), ma soprattutto anche grazie alla regia davvero interessante di Hill, incentrata su una serie di dissolvenze incrociate molto particolari, su alcuni zoom che arrivano al momento opportuno e sulla suddivisione in capitoli (che sono poi le varie fasi del piano perpetuato dai due truffatori). La vera forza di questa pellicola, però, risiede nel cast a partire dalla mitica coppia Paul Newman-Robert Redford (già visti in Butch Cassidy), senza tralasciare i comprimari, primo su tutti Robert Show nel ruolo del gangster malefico che ne combina di tutti colori, ma a cui ne vengono anche fatte di tutti i colori. Ancora inesperto e troppo dedito alle donne e al gioco d’azzardo, Johnny si ritrova a dover fronteggiare una minaccia quasi insormontabile, e dopo aver perso l’amico e la guida di sempre ha bisogno di una spalla per potersi difendere e magari anche attaccare. L’unico a cui può rivolgersi è proprio Henry, la persona indicatagli dal suo amico prima di morire. Dapprima riluttante, il truffatore d’alto rango decide di aiutare lo scavezzacollo anche per dare una bella lezione al gangster un po’ troppo pieno di sé. I due insieme faranno faville, dato che metteranno ciascuno del proprio nell’organizzazione dell’ingegnosissimo piano, che comprende anche delle corse ai cavalli truccate, delle partite a poker con bari e contro-bari, delle finte liti e dei costruiti tradimenti. Via di questo passo, il gangster cadrà nella rete abilmente costruita dai due truffatori, ma non sarà l’unico a pagarne le conseguenze, insieme a lui oltre ai suoi scagnozzi, ad essere trionfalmente beffati ci sarà anche un poliziotto corrotto e tutta la sua crosca. Molte le sequenze che rimangono impresse per la qualità della messa in scena, ma soprattutto per l’abilità nell’interpretazione dei protagonisti e per il livello delle atmosfere (straordinaria la fotografia, le scenografie e i costumi tipicamente e inconfondibilmente anni ’30).



Prima su tutte quella iniziale nella quale Johnny col suo amico di sempre mette in atto una piccola truffa per cercare di racimolare qualche soldo e invece prende nel mirino proprio uno degli uomini del gangster. Una finta rapina ai danni di un vecchietto, una finta coltellata e il gioco è fatto, Robert Redford incarna alla perfezione il giovane in cerca di brividi e di avventure (la passione per una donna si rivelerà quasi fatale, senza contare le altre conoscenze femminili che si affastellano nella sua vita). Indimenticabile e mitica la sequenza nella quale Robert Shaw, il boss, e Paul Newman, il truffatore che si fa passare per un bookmaker ubriacone, si scontrano a poker nella carrozza di un treno: entrambi barano, ma solo uno dei due riuscirà ad averla vinta. Tutti noi sappiamo che Henry ha in mano quattro tre, mentre il suo avversario ha quattro nove, ma non si sa per quale invisibile gioco di mani, alla fine il nostro “eroe” riesce a spodestare il gangster, riversando sul tavolo quattro Jack, con lo stupore di colui che distribuiva le carte, d’accordo col boss nel barare e battere l’ubriacone. Suspance e divertimento, come suddetto, si susseguono senza un attimo di sosta in maniera compatta e ben studiata, evitando la naturale confusione che potrebbe nascere dalla commistione di generi e di registri narrativi. Divertentissimi anche i numerosissimi scambi di persona ben studiati dai truffatori che si avvalgono di una squadra ben assortita composta da individui pronti a truccarsi in vari modi e ad assumere differenti personalità pur di spodestare il malefico gangster. Esplicativa al riguardo la sequenza all’interno di una falsa sala scommesse preparata dai truffatori e dai loro amici nella quale il boss ,inconsapevole del proprio destino di beffato, si reca su invito dello stesso Johnny, fintosi suo aiutante nella missione per sconfiggere Henry. Qui l’uomo punterà su dei cavalli indicatogli dallo scavezzacollo con la rassicurazione di averli saputi da fonti certe che conoscono i risultati prima del tempo. Il boss ci cascherà in maniera quasi rocambolesca per finire a perdere un sacco di soldi, oltre che la dignità. Il finale a tratti quasi tragi-comico ci lascerà con un grosso sorriso sulle labbra e con la consapevolezza via via tramutatasi in certezza,  che tra i due truffatori è nata, oltre che un grande feeling collaborativo, una forte amicizia.

VOTO: 9


 


CITAZIONE DEL GIORNO

"Non ti rovini i denti con tutta quella cioccolata?". "Ma ho un amico che è dentista". "Cioè, uno che ha un amico dentista allora si deve rovinare i denti. E se io avessi un amico patologo cosa dovrei fare ??". (Diego Abatantuono e Cristina Marsillach in "Marrakesh Express")


LOCANDINA

 

15 commenti su “La stangata

  1. ehi karino il tuo blog sempre ben aggiornato.Non mi conosci è vero ma mi sn fatto trascinare dalla passione x il cinema e sn venuto a leggere il blog veramente bello complimenti!

  2. addirittura! sei tu eccessivamente lusinghiera o io eccessivamente bastardo? sentiti libera di scegliere la seconda opzione, ma a me La Stangata non è piaciuto un granché.. meglio: il film è un prodotto più che corretto (gli darei un 7), ma la sua fama lo precede più di quanto meriti. un po’ sopravvalutato, a mio parere. la coppia redford/newman mi ha convinto di più in Butch Cassidy dello stesso regista.

    Nel 1973 ha vinto l’oscar concorrendo contro L’Esorcista e Sussurri e Grida che avrebbero meritato più de La Stangata il riconoscimento.

    mario

  3. Bè, secondo me invece, questo film forse scricchiola di tanto in tanto in fase di sceneggiatura, ma per quanto attiene a regia, fotografia, colonna sonora, ambientazione e atmosfere è davvero molto ben curato oltre ad avere un grandissimo cast (non ho ancora visto Butch Cassidy, però devo dire che anche in questo film la coppiata per me è fenomenale). Su L’esorcista non so, forse secondo me è un tantinello meglio questo (anche se si parla di due generi completamente diversi e quindi forse inequiparabili), l’altro non l’ho visto, anche se essendo di Bergman si potrebbe andare ad occhi chiusi e decretarne la supremazia. Però questo non è detto che siccome un altro film meritava più di questo l’oscar (cosa che non posso sottoscrivere al 100%), vuol dire che questo non è all’altezza. Un discorso un pò contorto, ma spero di essere stata chiara.

    utente anonimo, ti ringrazio ^^

  4. Questo film (visto sul grande schermo molti anni fa) mi piacerebbe anche se fosse stato pessimo per via del ragtime di Scott Joplin. Forse non sono entusiasta come te, ma è uno dei migliori film di Hill, naturalmente dopo Butch Cassidy.

  5. Ma figurati nn devi ringraziarmi il tuo blog è veramente curato.

    Però nn mi piace restare anonimo quindi x ora ti basti sapere che adoro i film di Spielberg e Kubrik e prima di guardarmi un film leggo la tua recensione al riguardo.Ora ti saluto aspetto una tua prossima recensione

  6. No non mi chiamo Antonio te lo posso assicurare sn solo uno che nel tempo libero si diverte a guardare film.

    Anzi ser lo vuoi sapere mi chiamo Luca ora basta ti ho rivelato troppo ci vediamo alla prossima recensione

  7. Grande film!

    Newman-Redford sono la coppia più bella che si sia mai vista al cinema!

    Citando una frase da “Gli uomini preferiscono le bionde”: “- Se dovessi scegliere chi dei due salvare chi salveresti? – Affogherei nel dilemma!”.

    BELLIIIIIIIIIII!!!!!!!!

    Ok mi ricompongo.

    L’esorcista si che è un film sopravvalutato (un filmetto da ridere), questo no, e Sussurri e Grida secondo me non è il migliore di Bergman.

    Oscar o no, è da storia del cinema fosse soltanto per la coppia e la colonna sonora!

  8. Eh bè Valentina, una scelta davvero ardua, soprattutto per quanto attiene all’aspetto fisico, davvero due bellissimi uomini, anche se di età differenti. Sono felice che anche a te il film abbia lasciato tanto entusiasmo.

  9. Sono d’accordo con te.

    La Stangata è un grandissimo film per tantissimi motivi ma soprattutto per una copi d’attori incredibile!

    A questo punto credo che non rimarrai delusa da Butch Cassidy ^___^

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