Non mi scaricare




REGIA: Nicholas Stoller
CAST: Kristen Bell, Jason Segel, Mila Kunis, Bill Hader, Russel Brand, Liz Cackowski
ANNO: 2008

TRAMA:

Peter, compositore della colonna sonora di un noto telefilm, è fidanzato da più di cinque anni con Sarah, protagonista del suddetto telefilm. Un bel giorno lei, stanca dell’eccessivo disordine che contraddistingue la vita del suo fidanzato, gli comunica che tra loro è finita perché ha trovato un altro uomo, la nota pop-star Aldous Snow. Il ragazzo, ferito gravemente al cuore, decide di prendersi una vacanza alle Hawaii per dimenticare, solo che nel suo stesso albergo incrocerà proprio la sua ex con il suo attuale partner e allora ne succederanno delle belle…



ANALISI PERSONALE

Una commedia romantica delle più classiche, o quasi. In effetti a contraddistinguere questo Non mi scaricare (titolo originale Forgetting Sarah Marshall, così tradotto anche per il gioco di parole che invita ad evitare di procurarsi la pellicola in maniere poco ortodosse), è quell’elemento di sana comicità demenziale, che a volte scade anche nel triviale, insito nei personaggi di contorno che arrivano ad alleviare in qualche modo le sofferenze del povero ragazzone un po’ troppo cresciuto fisicamente, ma non molto maturato mentalmente. Peter (il noto Jason Segel che ha scritto anche il soggetto e la sceneggiatura), incarna un tipo di uomo che non siamo abituati a vedere al cinema, un  personaggio che in qualche modo stravolge lo stereotipo dell’uomo forte, che non piange mai e che non soffre per amore. Lui, invece, frigna e piagnucola per quasi tutto il tempo perché la sua adorata fidanzata, Sarah (la Kristen Bell che esce dal mondo dei telefilm, quali Heroes o Veronica Mars, per interpretare sul grande schermo proprio un’attrice di serie televisive), descritta quasi come una virago (pretende che l’appartamento del fidanzato sia sempre in ordine, che non mangi schifezze, che indossi assolutamente tutto quello che lei le regala, che lo accompagni servizievolmente a tutte le manifestazioni mondane a cui è invitata e via di questo passo), lo ha lasciato spezzandogli il cuore. Nel nostro immaginario collettivo qualsiasi uomo al suo posto si sarebbe dato alla pazza gioia per essersi liberato di un peso simile e avrebbe cominciato a “spargere il suo seme” a destra e a manca. In realtà è proprio quello che il protagonista di questo film tenta di fare all’inizio, ma destreggiarsi in storie di solo sesso non riesce a lenire il suo dolore e neanche la vicinanza di Brian (Bill Hader), il fratellastro molto partecipe delle sue sofferenze (uno dei tanti personaggi che contribuiscono a sollevare la qualità di per sé scadente della pellicola, proprio perché simbolo di quella vena comica un po’ demenziale ma davvero molto divertente), riuscirà a fargli dimenticare la sua adorata Sarah. L’unica cosa da fare è allontanarsi per un po’ per evitare di vederla e di sentire parlare di lei. Una volta giunto nel lussuoso hotel hawaiano (quale migliore location per ambientare una commedia sentimentale?
Un posto in cui i luoghi comuni abbondano: non si fa altro che bere, ballare e passare di festa in festa), Peter si renderà ben presto conto di essere finito in un incubo ancora peggiore: Sarah alloggia proprio lì insieme al suo ragazzo Aldous (Russel Brand che interpreta sicuramente il personaggio meglio riuscito di questa pellicola, un esilarante misto di follia, stupidità e filosofia spicciola: l’uomo non beve più nemmeno un goccio di alcool per evitare di ubriacarsi e di andarsi a comprare la droga, ritiene che sia giusto andare a letto con qualsiasi donna che gli capiti sotto tiro, si esibisce in una serie di performance al limite del ridicolo con tanto di balletti fuori dal mondo). Il film funziona fino a quando evita di prendersi sul serio, continuando a mostrare una galleria di personaggi surreali (la coppia in viaggio di nozze, il cameriere fin troppo servizievole con Aldous, il surfista fuori di testa, il cuoco ciccione, lo strambo gestore di un pub) che si esibiscono in una serie di gag molto divertenti e spassose, aiutate anche da una sceneggiatura che si avvale di molte battute spiritose e per niente scontate, e che alleviano notevolmente le pene del povero Peter, più volte messo in situazioni di grande imbarazzo, come quando all’inizio e alla fine della pellicola, due donne diverse (Sarah prima e il suo nuovo amore dopo) lo trovano completamente nudo, espediente che contribuisce a sottolineare la vulnerabilità dell’uomo nel rapportarsi con le donne, soprattutto per quanto riguarda le questioni sentimentali. Laddove il film zoppica, invece, è proprio nell’elemento sentimentale e romantico che contraddistingue l’avventura rocambolesca di Peter, che per dimenticare Sarah, si innamora in un battibaleno della bellissima receptionist dell’albergo che lo ospita (la bellissima quanto inespressiva Mila Kunis, indubbiamente il personaggio meno riuscito). Nelle vicende che riguardano i due piccioncini che faticano ad entrare in sintonia, per poi capire di essere fatti l’uno per l’altra fino ad
arrivare a separarsi nuovamente, risiedono tutti i vistosi difetti di Non mi scaricare, che termina anche a “tarallucci e vino” con il solito happy-ending sdolcinato (diluito per fortuna da una simpatica rappresentazione teatrale di Dracula soggiogato dall’amore di una bella bruna). Per ridere ancora bisogna aspettare i titoli di coda, inframmezzati da uno squisito siparietto di un’imperdibile ironia.

VOTO: 6

 


CITAZIONE DEL GIORNO

"Dunque il sole tramonta a est, giusto?". "No! il sole tramonta a ovest!". "Quello se tu sei a est! Ma noi siamo nel Far West, cioè a ovest, quindi oltre l’ovest del tramonto!". "Già e io sono a sud di un cretino!". (Billy Crystal e John Lovitz in "Scappo dalla città 2")
 


LOCANDINA

11 commenti su “Non mi scaricare

  1. gahan, non è che ti sei lasciato trasportare dalla profondità dei suoi “occhi”? 😛

    Leonard, si non preoccuparti, nulla di così urgente…

  2. io l’ho trovato divertente… per passare una serata a farti 2 risate cn gli amici mentr mangi una pizza nn è male!!:D

    Mi ha fatto spaccare il pezzo in cui lui dice di essere sicuro di averle rovinato la giornata e poi beh ki ha visto il film sa’ che lei si stava godendo la giornata!! XD

  3. >gahan, non è che ti sei lasciato trasportare dalla profondità dei suoi “occhi”?

    Per chi mi hai preso? Nel giudicare le persone (e gli attori di qualunque sesso) io sono ferreamente insensibile al fascino fisico.

  4. Io sono leggermente più deluso dal film. Divertente, una buona pellicola per fare due risate con gli amici, ma alla fine scorre in fretta e lascia ben poco. Il problema, secondo me, è proprio che è una classicissima commedia romantica, happy end (telefonatissimo, tra l’altro) compreso. Insomma, c’è qualcosa che non funziona fino in fondo, ed è proprio un peccato: Jason Segel è strepitoso (io ho iniziato a venerarlo con “How I Met your Mother”), Kirsten Bell è molto bella e Mila Kunis… beh sì, molto “espressiva” 😛

    Ciao,

    Lore

    p.s. Io ho trovato fastidiosissimo vedere il pene di Jason Segel non una, non due, ma ben tre volte! A parte che Kirsten e Mila rimangono sempre vestite (che fine ha fatto la par condicio?!?), mi ha dato fastidio perchè Jason Segel ormai lo identifico con Marshall di “How I met your mother”. Insomma è, in un certo senso, un mio mito, un mio eroe, e non si devono vedere i propri miti nudi e indifesi! Lo so, può sembrare un discorso stupidissimo, e forse lo è! Il fatto è che non riesco a spiegarmi bene 😛

  5. Lo vedrò sicuramente in DVD, più che altro perchè tra i produttori c’è Judd Apatow, regista di 40 ANNI VERGINE e MOLTO INCINTA 😉

    Bye ^^

  6. Mario, sarebbe meglio non procurarseli mai in modo poco ortodossi, però…

    Luciano, eheh!!

    Lore, quel nudo secondo me è giustificato dal datto che in questo film si vuole proprio mostrare il lato debole dell’uomo davanti ad una donna, e quale miglior modo se non quello di far stare un uomo completamente nudo di fronte ad una donna completamente vestita?

    Giovanni, a me 40 anni vergine non piacque per niente, ma dovrei rivederlo forse…

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