Robin Hood




REGIA: Ridley Scott

CAST: Russel Crowe, Cate Blanchett, Mark Strong, William Hurt, Kevin Durand, Scott Grimes, Matthew Macfadyen, Eileen Atkins, Danny Huston, Max von Sydow, Mark Addy, Oscar Isaac

ANNO: 2010

 

Inghilterra, XII secolo. Un coraggioso arciere si reca a Notthingam dopo la morte del re Riccardo Cuor di Leone. Il motivo della sua visita al villaggio vessato dalle tasse del re e dalla tirannia dello sceriffo, è la volontà di esaudire l’ultimo desiderio di un soldato che gli ha chiesto di riportare la sua spada a suo padre. Una volta arrivato nel villaggio, l’arciere assumerà l’identità del defunto soldato, divenendo agli occhi di tutti il marito della coriacea e testarda Marion, e combattendo per i diritti degli abitanti, fino ad essere dichiarato un fuorilegge.

 

Per chi si aspettava un ennesimo racconto delle gesta eroiche e rocambolesche del leggendario Robin Hood, questa ultima fatica cinematografica di Ridley Scott potrebbe risultare una delusione. Trattasi, infatti, di una sorta di prequel che narra la genesi e i retroscena della nascita di questa leggenda. Un modo originale e inedito di approcciarsi a questa figura che più volte è stata riproposta sullo schermo, visto che si discosta narrativamente e anche visivamente da tutte le pellicole precedenti incentrate sul mitico eroe.

Fatto sta che, al di là dell’idea apprezzabile di rendersi  unici discostandosi dalla solita riproposizione del personaggio, non ci si può comunque ritenere pienamente soddisfatti della riuscita e della messa in pratica di questa idea. Perché quello che non funziona in “Robin Hood”, al di là della scontata e prevedibile altissima qualità tecnica del film (con straordinarie scenografie, costumi e ambientazioni, che risultano forse uno dei pochi motivi di apprezzamento), è l’esagerazione tipica di ogni blockbuster studiato a tavolino che si rispetti.

Le americanate, insomma, si sprecano. Così come gli eccessi narrativi, recitativi e formali con una colonna sonora fin troppo pomposa e pressante e con un’attenzione quasi morbosa ed esagerata ai momento drammatici o epici (da qui l’utilizzo estremo di ralenti, zoomate sui volti dei protagonisti nei momenti topici, flashback melodrammatici, ripetuti e fastidiosi didascalismi registici, musicali e non solo). L’esagerazione, quindi, è la marca distintiva di “Robin Hood”. Esagerazione che tocca vari elementi della pellicola a cominciare dalle interpretazioni, tralasciando quelle sempre ottime e impeccabili dei premi Oscar Russel Crowe e Cate Blanchett, con personaggi di contorno sempre sopra le righe e a tratti fin troppo caricaturizzati. Senza considerare i dialoghi, che il più delle volte, in una rincorsa all’enfasi e al consenso a tutti i costi di un pubblico poco maturo, rendono quasi parodistici determinati momenti emblematici della narrazione, sottolineati fino all’estremo con tutti i mezzi comunicativi possibili. Altro elemento di “fastidio” è la rincorsa alla risata facile con l’utilizzo di un’ironia spicciola che accompagna soprattutto i seguaci di Robin Hood. E se in qualche frangente la risata nasce spontanea lasciando soddisfatto lo spettatore, in altri l’effetto comico affannosamente ricercato risulta totalmente fuori posto, sia in quanto a contestualizzazione narrativa, sia perché affidato ai personaggi sbagliati.

Ma qualcosa di interessante ed entusiasmante in “Robin Hood” è possibile ravvisarlo, soprattutto in campo registico, con un’attenzione davvero molto particolare alle numerose scene di battaglie, con il coinvolgimento attivo dello spettatore grazie ad un abile utilizzo alternato delle panoramiche, delle carrellate, delle scene girate a mano che scrutano da vicino le mosse dei guerrieri, gli schizzi di sangue, le corse dei cavalli, i percorsi fulminei delle frecce, i duelli con le spade. E anche per quanto attiene alla sceneggiatura, tralasciando una certa ridondanza, la cattiva gestione dei dialoghi e la costruzione dei personaggi secondari, si può comunque godere del racconto di una storia appassionante e incalzante con strategie di guerra, tradimenti, alleanze o false alleanze e via di seguito.

Non è il massimo (e Scott e Crowe di “Massimo” se ne intendono), ma neanche il minimo insomma. E’ un film che va preso ed accettato per quello che è, senza nessuna pretesa. Una pellicola d’avventura come molte altre ce ne sono state e ce ne saranno, che non si distingue particolarmente e che, molto probabilmente, non verrà ricordata a lungo. Sono lontani, quindi, i tempi de “Il Gladiatore”, che pur non essendo un capolavoro, è riuscito nell’intento di lasciare il segno. Inutile rimarcare, inoltre, che sono ancora più lontani i tempi di “Blade runner” che oltre ad aver lasciato il segno è anche un capolavoro.

 

VOTO:

 


Pubblicato su www.livecity.it

 

25 commenti su “Robin Hood

  1. parrebbe una gran pacchianata, insomma. la cosa, devo dire, non mi stupisce. rispetterò la mia politica che prevede d'evitare i film con crowe, di solito è una discriminante affidabile.

  2. Quando ho letto "le americanate si sprecano" ho capito che i miei sospetti erano infondati; onestamente vedere un film solo per la qualità puramente tecnica è una cosa che non mi esalta per nulla. Credo finisca senz'altro in coda alla lista dei titoli da vedere.

    Missile

  3. I personaggi di contorno-amici di Robin potevano essere un interessante spunto ma è vero sono lasciati lì a stereotipizzare, a fare dell'ironia da figura-simpatica, che dopo un po' scoccia parecchio. Anche perché per tutto il film non sono che accessori, senza nessuna valenza narrativa. NESSUNA.
    Le scene di battaglia. a me quella finale è sembrata tremenda. Una scopiazzata totale da Salvate il soldato Ryan e Il ritorno del re.

  4. E' Ridley Scott. Ormai si sa benissimo cosa aspettarci… E mi dispiace dirlo, ma negli ultjmi 20 anni è stato un regista a dir poco ridicolo..

    In pratica è il Gladiatore con ambientazione diversa??

  5. iosif, a me è sembrata una gran pacchianata si…però nulla toglie che possano essere solo impressioni mie.

    cine, ma tu l'hai visto?

    Missile, io sono sempre per il partito del "vedere con i propri occhi" però ^^

    Noodles, a me non sono sembrate male le riprese delle battaglie, anche se pure io ho pensato a Il ritorno del re per tutto il tempo (l'altro non l'ho visto).

    Glore, però qualche film decisamente più apprezzabile ogni tanto Scott lo sforna, tipo American gangster che a me è piaciuto molto.

  6. uhm, sospettavo che si trattasse di un'americanata… ma d'altronde dopo "le crociate" era difficile aspettarsi di più… però mi sa che lo vedrò, giusto per nutrire il bambino che è in me (e che a suo tempo consumò il vhs della versione con kevin kostner…)
    alberto

  7. Robin Hood di Ridley Scott

    [..] L'ultimo film di Ridley Scott – – con Russel Crowe e Cate Blanchette è al cinema. L'avete visto? Che ne pensate? Ecco le opinioni di alcuni blogger di Splinder. Ale55andra mette in risalto l'originalità della [..]

  8. sono d'accordo con pickpocket (del resto l'ho scritto anche nella mia recensione): si tratta di un remake con arco e freccie del gladiatore, con dentro un pò di braveheart. Se consideri che a me il gladiatore non era piaciuto granchè, ti lascio immaginare questo qui.

  9. Bè, diciamo che si poteva fare di meglio…Il gladiatore, che nemmeno io ho amato moltissimo, è comunque superiore e più memorabile secondo me.

  10. Boh, sostanzialmente qualche sequenza che si fa guardare c'è pure. Però poi ci sono degli scivoloni di regia, sceneggiatura e recitazione non da poco secondo me…

  11. A me il film è piaciuto, sopratutto per la bella ricostruzione dell'Inghilterra medievale e per la scelta di alcuni particolari.   Secondo me rientra fra i film "da vedere" al cinema, per la spettacolarità delle scene,  che però non lasceranno una traccia particolare, non essendo film eccezionali nè come scritto anche in questo bellissimo blog dedicato al mondo del cinema che scopro solo oggi.

  12. Ciao Fabrizio, grazie mille per essere passato e per i complimenti al blog. Ho visto che anche tu ne curi uno che sicuramente guarderò con attenzione e seguirò. I motivi di apprezzamento che citi nel tuo commento sono anche i motivi per cui ho apprezzato, in parte, anch'io la pellicola. Però ho trovato degli elementi davveros carsi all'interno della pellicola che hanno fatto abbassare il mio gradimento, molti dei quali comunque sono citati nella recensione.

  13. Correggo, è quella schifezza di splinder che non accetta altro Dio all'infuori di Internet explorer…
    Per illuminarti userò quello.
    Pierrot.

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