Role models




REGIA: David Wain

CAST: Paul Rudd, Seann William Scott, Cristopher Mintz-Plasse, Bobb J. Thompson, Elizabeth Banks, Ken Marino, Jane Lynch, Ken Jeong

ANNO: 2009

 

TRAMA:

 

Danny e Wheeler sono due amici e colleghi che per lavoro vendono una bibita energizzante e sensibilizzano i ragazzi nelle scuole sul tema della droga. Un giorno però a Danny va tutto storto, la sua ragazza lo lascia e si rende conto che da dieci anni svolge un lavoro che non lo appaga. Così dà fuori di testa e inavvertitamente investe un tutore dell’ordine e una fontana. I due vengono costretti a 150 ore di servizi sociali, in cui dovranno prendersi cura di due ragazzini non proprio facili.

 

 


ANALISI PERSONALE


Se a qualcuno di voi è venuto in mente Judd Apatow, ormai re di un certo tipo di commedia all’americana, non si preoccupi perché anche se questa volta non è implicato nella produzione o realizzazione della pellicola, il suo zampino c’è e si vede. A cominciare dall’attore protagonista, anche co-sceneggiatore, Paul Rudd, stella di alcuni dei film più fortunati di Apatow. Ma è proprio il tipo di comicità demenziale, ma non troppo, con venature quasi sofisticate che di quando in quando fanno da contraltare alla “stupidità” del resto della narrazione (il riferimento alla coppia Susan Sarandon-Tim Robbins nella canzone finale, le citazioni musicali e non e via dicendo) , a rendere “Role models” molto simile a quel filone cinematografico succitato.
Anche se ci troviamo di fronte ad un film il cui svolgimento è prevedibilissimo (sappiamo tutti che dopo le iniziali difficoltà tra gli adulti non cresciuti e i ragazzini fin troppo cresciuti, ci sarà sicuramente un finale conciliatorio in cui tutti diventeranno amici), non possiamo non godere di molte delle trovate che regista e sceneggiatori hanno immesso in questa storia che vuole rappresentare la diversità come una carta vincente da giocare contro la piattezza e la noia di chi vive una vita prestabilita.
Il primo a dimostrarlo è proprio Danny (Paul Rudd), il venditore un po’ borioso che odia tutto e tutti e che alla fine si rende conto  che forse lasciarsi andare non è poi così male. A fargli da contraltare c’è
lo stupidotto e ingenuo Wheeler (Seann William Scott, famosa star di vari “American pie”), fissato con i testi dei Kiss che hanno rimandi esplicitamente sessuali e patito di playstation e di tette.
I due dovranno occuparsi, il primo di Augie (Christopher Mintz-Plasse), un sedicenne nerd fissato con i giochi di ruolo dal vivo ambientati in una terra di mezzo dallo stampo prettamente fantasy (divertentissima la battaglia finale combattuta dai nostri protagonisti vestiti dalla testa ai piedi come i Kiss e il resto delle “nazioni” iscritte al torneo); il secondo di Ronnie, un bambino eccessivamente sboccato e rissoso a cui manca chiaramente una figura paterna.
I problemi, ovviamente, non saranno pochi, ma alla fine i quattro riusciranno ad unire le loro differenti personalità e a sconfiggere il “nemico” (che sarebbe la società che non accetta il diverso, qui incarnata da un re fantasy con la passione per gli hot dog) a suon di colpi di spade di cartone.
Inutile rimarcare la spassosità della pellicola insita in una serie di gag molto divertenti (incarnate soprattutto nel personaggio della tutrice di questi ragazzini iscritti ad un’associazione benefica, ex cocainomane, decisamente contraria alla sessualità che sfoga però le sue voglie represse giocando ripetutamente col wrustel di un hot-dog), alcune delle quali funzionano sicuramente meno delle altre, così come è inutile sottolineare il fatto di non trovarci di fronte ad un grande film (molte le situazioni
banali che smorzano un po’ il tenore demenziale e comico della pellicola), ma ad una modesta ed onesta pellicola che riesce nel semplice, ma a volte irraggiungibile, compito di intrattenere piacevolmente lo spettatore, facendolo anche riflettere di quando in quando sulla condizione umana e sulla difficoltà di chi si sente escluso.





VOTO: 6,5

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO

 

"Li conosco quei due, sono due coglioni!" (Un piedipiatti a Berverly Hills)


LOCANDINA

 

8 commenti su “Role models

  1. complimenti per il tuo bellissimo blog e per le tue articolate recensioni. ho davvero tanto da imparare. ti invito a vedere il mio blog, che tratta praticamente un unico genere ed è appena nato. se ti va magari possiamo scambiare i link.

    ancora complimenti.

    Antonio

    http://www.brivido.blogitaliano.com

  2. Pillole, bizze distributive a parte, se riesci recuperalo. E’ un film leggero senza troppe pretese, ma si fa guardare.

    Drewes, sono perfettamente d’accordo.

    Antonio, grazie mille per i complimenti. Il prima possibile verrò a visitare anche il tuo blog ^^

    Ale, ti ringrazio. Comunque anch’io ero restia e invece mi sono divertita.

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