Adventureland




REGIA: Greg Mottola

CAST: Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Ryan Reynolds, Bill Hader, Martin Starr

ANNO: 2009

 

TRAMA:

 

Jess, appena diplomato, spera di andare a fare un viaggio in Europa, ma suo padre è stato declassato al lavoro e non può più permettersi di regalarglielo. Si vedrà costretto, dunque, a lavorare nel parco divertimenti Adventureland, dove farà la conoscenza di molte persone e dove si scontrerà con la difficoltà della vita vera.

 

 


ANALISI PERSONALE

 

Una vera e propria sorpresa questo “Adventureland” che inaspettatamente si rivela essere decisamente contrario alle aspettative che ci si può creare leggendo il nome del regista: quel Greg Mottola, facente parte della fortunata e prolifica scuderia Apatow, divenuto noto attraverso la commedia demenziale e triviale dal titolo “Suxpad – tre menti sopra il pelo”. Ma questa sua ultima fatica dietro la macchina da presa si discosta decisamente da quel genere, che è sicuramente apprezzabile anche se in maniera diversa, e si assesta piuttosto dalle parte della commedia-indie. Un delizioso e tenero racconto di formazione ambientato in un grande parco dei divertimenti che ha come protagonista “un intellettuale romantico che per svago legge poesie”. Un ragazzo, che molti definirebbero nerd prendendo fischi per fiaschi, genuinamente adorabile, timido, gentile e amante di Shakespeare. Un ragazzo che conosce poco della vita e che, inevitabilmente (come ognuno prima o poi si ritrova o è costretto a fare), ne verrà ingurgitato in pieno, conoscendone gioie e dolori, delusioni e soddisfazioni e imparando dai propri errori la strada migliore per la ricerca della propria felicità.

Il parco giochi, dunque, diviene suo teatro e scuola di vita, il posto in cui conoscerà valori come l’amore, l’amicizia, il sacrificio, la temerarietà e dove farà la conoscenza di persone che gli apriranno la mente ed il cuore e che costituiranno l’impalcatura su cui poi costruirà la sua personalità e la sua crescita emotiva ed esistenziale. Un’estate di quelle indimenticabili è quella passata da James ad Adventureland, anche perché farà la conoscenza della bella e dolce Em, ragazza sicuramente problematica ma più libera rispetto a lui da convenzioni e perbenismi o da freni inibitori. Una ragazza per la quale finirà ubriaco contro un albero di ododendro, ma dalla quale verrà salvato mentre un cliente lo minaccia con un coltello per avere il panda più grosso del parco divertimenti. Una ragazza per la quale troverà la forza di seguire i suoi sogni, altro grande tema portante della pellicola.

“Adventureland” è tutto questo, se vogliamo un concentrato di situazioni già viste e vissute, cinematograficamente e non, ma riesce ad esserlo in maniera fresca, emozionante e sicuramente divertente oltre che entusiasmante per quanto riguarda alcuni aspetti come la splendida colonna sonora, l’inserimento di alcuni personaggi di contorno davvero deliziosi (l’amico che fuma la pipa e che spera di diventare un grande scrittore in primis) e l’ottima interpretazione del protagonista, Jesse Eisenberg, che dà volto e movenze perfette a questo ragazzo in cui chiunque può rispecchiarsi ricordandosi una stagione della propria vita, così come sicuramente ha fatto lo stesso regista che si è ispirato alla sua giovinezza per scrivere (è sua la sceneggiatura) questo racconto ambientato appunto negli anni ’80. Nonostante siano passati decenni, molte cose sono rimaste le stesse ed è possibile ravvisarle anche ai giorni nostri, come ci dimostra questo piccolo gioiellino estivo che andrebbe bene però “per tutte le stagioni”.

 

VOTO: 7/7,5

 

 


CITAZIONE DEL GIORNO

 

"La felicità è reale solo se viene condivisa" (Into the wild)

 


LOCANDINA

 

4 commenti su “Adventureland

  1. E’ vero, si parla degli anni 80, per motivi autobiografici dell’autore, ma in fondo – ed è questo il bello – il film vince nel suo carattere universale, oltre il tempo e le generazioni. Quando si è sinceri, anche se non si realizza Quarto potere, si ha sempre il beneplacito e l’affetto. I personaggi sono davvero ben caratterizzati.

  2. E pensare che lo avevo trascurato. Un film quindi che non devo perdere o almeno da segnare nella mia lista dei film da recuperare.

  3. Si, anche a me aveva dato una cattiva impressione, leggendo solo la trama. Poi però si è rivelato una gradita sorpresa.

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