Harper's island


Un prodotto televisivo decisamente innovativo, perlomeno negli intenti e nelle idee, seppur molto convenzionale nell’effettiva attualizzazione di quegli intenti e di quelle idee. “Harper’s island” è però un coraggioso tentativo di protare l’horror e lo splatter, unito al mistero e alla componente giallistica, in uno show televisivo. Trattasi di una storia di omicidi infiniti e violentissimi che si ispira palesemente al grandissimo capolavoro letterario “10 piccoli indiani” della geniale e, ovviamente, inarrivabile Agatha Christie. Premettendo che di genialità qui ne abbiamo poca, non possiamo che ritenerci però soddisfatti dello sforzo di innovazione portato avanti da questa serie televisiva di 13 episodi “uno tira l’altro”, che ci lasciano con un finale un po’ troppo tirato e telefonato, ma tutto sommato trascurabile. Nel senso che quello che più conta è il percorso minato e oscuro che lentamente e il più delle volte ingannevolmente, come da buon giallo che si rispetti, ci conduce verso quel finale.

“Harper’s island”, sin dalla sigla riesce a trasmettere il brivido allo spettatore che rimane spaesato di fronte alla dichiarazione dell’unica bambina protagonista dello show che ci mette al corrente del fatto che moriranno tutti, o quasi, “one by one”. E’ lo stesso personaggio della bambina, Madison, ad incutere timore ed inquietudine per lo strano modo di comportarsi e per le mezze frasi lanciate qui e lì che fanno presagire una sorta di conoscenza sospetta nei confronti di ciò che sta avvenendo sull’isola. Isola che fa da sfondo, ma che in un certo senso è protagonista, alla vicenda principale e cioè il matrimonio di Henry con la ricca Trish e il ritorno a casa di Abby, la sua migliore amica, dopo sette anni. Assenza causata dalla follia omicida di John Wakefield che nel 2002 aveva tolto la vita brutalmente a sei persone del posto, compresa la mamma di Abby, il cui padre, lo sceriffo di Harper’s island, decise di mandarla via per non farle affrontare il dolore della perdita e il ricordo della defunta madre. Scelta mai compresa dalla ragazza, ora scrittrice di professione a Los Angeles, che ha proseguito la sua vita dimenticando completamente ciascun legame con l’isola e con i suoi abitanti. Il matrimonio del migliore amico sarà l’occasione che in un certo senso la costringerà a tornare a casa (il tema del ritorno e della terra natia come luogo da cui è difficile staccarsi totalmente fa da sottotesto e accompagnamento alla tematica principale orrorofica e giallistica), avvenimento in seguito al quale si scateneranno gli eventi terrificanti a cui assisteremo noi spettatori.

Ad uno ad uno, infatti, molti degli invitati al matrimonio e degli abitanti del posto verranno trovati ammazzati in maniere sempre più agghiaccianti. Così sarà per il cugino di Trish, che non arriverà mai sull’isola perché legato con una bombola d’ossigeno all’elica dell’imbarcazione che sta portando tutti gli altri ad Harper’s island. Così sarà lo Marty, lo zio di Henry e di suo fratello JD, un libertino di mezza età dedito al divertimento a cui verranno tranciate letteralmente le gambe. Così sarà per il reverendo che doveva celebrare le nozze ritrovato spappolato in fondo al lago. Così sarà per moltissimi altri protagonisti di questo delirante susseguirsi di morti atroci. Se da un lato ci vengono presentati personaggi un po’ sottotono e monocordi, come Shea la sorella di Trish o la sua matrigna Christine (che si farà però latrice di un risvolto sessuale sadomasochistico di non poco conto) o le damigelle della sposa, eccetto Chloe una biondina apparentemente slavata che dimostrerà poi invece il suo valore e la sua forza; dall’altro possiamo godere di una carrellata di “pedine” davvero molto singolari ed interessanti, oltre che divertenti, a partire dai testimoni dello sposo, soprattutto Sully sbruffone inizialmente codardo ed egoista che si trasformerà in una specie di eroe per tutti i telespettatori, Cal il fidanzatino inglese di Chloe apparentemente debole e  fifone, che dimostrerà coraggio e determinazione oltre che competenza medica nell’acudire i feriti e JD il fratello “psicopatico” di Henry, la pecora nera del gruppo su cui cadranno i sospetti principali, che però riserverà non poche sorprese.

Nel mezzo moltissime altre vittime e moltissimi altri sospettati e sospettabili, come il padre di Trish, Tom, contrario al matrimonio e accondiscendente solo per il bene di sua figlia, l’ex-fidanzato di Abby, Jimmy, pescatore di professione che non ha mai dimenticato la ragazza dei suoi sogni, Shane il tamarro senza cuore che però si sacrificherà dimostrando una personalità insospettabile, lo sceriffo, la cui soffitta ci riporterà in una realtà estraniante in cui forse il John Wakefield che si credeva morto, ucciso proprio da lui, sia invece a piede libero.

Sarà davvero lui? Sarà un suo emulatore? Sarà qualcun altro mosso da motivazioni nascoste? Bisogna aspettare gli ultimi episodi per giungere ad una soluzione non proprio soddisfacente che intacca notevolemente il risultato complessivo dell’opera televisiva (già di per sé non altissima, dato lo scarso livello recitativo degli attori, tranne qualche gradita eccezione), sicuramente apprezzabile nel suo complesso, ma decisamente deludente per quanto attiene, non tanto all’identità del colpevole (che per certi versi poteva risultare più che godibile), quanto alle sue motivazioni. Con un finale più curato e studiato molto probabilmente ci saremmo trovati di fronte ad un gioiellino di puro divertissment e intrattenimento, cosa che risulta essere almeno fino al momento della rivelazione finale.

 


13 commenti su “Harper's island

  1. Grazie Ale, non conoscevo questa serie tv ma il tema e lo sviluppo mi sembrano molto interessanti… nonchè con evidenti punti in comune con il meraviglioso Lost… mi procurerò la serie senz’altro.

  2. A casa la stiamo vedendo ora , la stanno trasmettendo su raidue. ovviamente attratti dal fato che ci fosse un’isola ci aspettavamo qualcosa di più intrigante. Penso che uno dei problemi sia legaot anche al fatto che gli attori hanno facce quais anonime, tranne quelli più conosciuti, cioè il padre della sposa e l’ex fidanzato. Infatti anche ora a leggerti non mi ricordo quasi nulla dei nomi 🙂 Purtroppo sì mi hai confermato i sospetti che avevo sulla qualità, finora infatti l’unico motivo che abbiamo per vederlo è sapere chi è il killer. Ciao 🙂

  3. Bè, gli attori non sono il massimo. L’ambientazione sull’isola è interessante perchè a parte che richiama 10 piccoli indiani, trasmette bene il senso di isolamento dal resto del mondo e di completa libertà di movimento da parte del killer. Ovviamente la scoperta circa l’identità del killer è il motivo principale per la visione del telefilm, però anche la componente splatter-horror per me non è affatto male, soprattutto perchè non così inflazionata in una serie tv.

  4. come ovvio il tema della serie mi attrae subito 😉 non sapevo che lo trasmettessero alla tv altrimenti me lo sarei registrato!! cercherò però di recuperarlo, poi ti dirò!

    *Asgaroth

  5. la cosa che più ci lascia perplessi è che nessuno si preoccupa dell’assenza di quelli che muoiono, giusto se scoprono il cadavere ma di tutti quelli che sparicono e basta nesusno si domanda che fine hanno atto

  6. Aha, anche questo è vero, ci mettono qualche frase qui e lì però dicendo “Ma sarà andata via”, “E’ scappata con quel ragazzo…”, cose così insomma…

  7. Mi è piaciuta un sacco questa serie.

    Un’idea originale!

    E fino all’ultimo non sono riuscita a capire chi fosse l’assassino.

    E poi ci sono rimasta malissimo!

    ^_^

  8. Bè, io dico che invece a tre puntate dalla fine già era quasi ovvio chi fosse, e che sin dall’inizio i sospetti aleggiavano nell’aria (è sempre quel tipo di personaggio di solito ad essere il colpevole). Fatto sta che la scelta del colpevole non è nemmeno male, è il movente che aveva dietro le spalle oltre ad un’altra serie di scelte che non sto qui a spoilerare che mi hanno decisamente delusa. Ciò non toglie che sicuramente è stato un bel divertissment.

  9. me lo son guardato tutto subito XD

    nel complesso, nonostante svariati alti e bassi, rimane una serie non male, certo non eccelsa, ma che si lascia ben vedere e ci intrattiente con gusto. ti devo proprio ringraziare per la segnalazione 🙂

    *Asgaroth

    ps. ho capito chi era l’ assassino ad un secondo dall’ inizio della prima puntata XDDDD

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