Rovine

REGIA: Carter Smith

CAST: Jena Malone, Jonathan Tucker, Joe Anderson, Laura Ramsey, Shawn Ashmore, Dimitri Baveas
ANNO: 2008

TRAMA:

Due coppie di ragazzi americani, in vacanza in Messico, fanno la conoscenza di un ragazzo tedesco che li invita ad un’escursione in un antico tempio Maya nascosto e non segnato sulle mappe. Una volta giunti a destinazione, i ragazzi verranno isolati in cima al tempio dagli abitanti del luogo che hanno paura di essere contagiati dalle fameliche piante che lo popolano.

 


ANALISI PERSONALE

Rovine è un horror estivo e in quanto tale dovrebbe essere tacciato di mediocrità o scarso valore. In realtà, pur non essendo nulla di eccezionale, questo film riesce comunque a sollevarsi dal piattume di film di genere che hanno infestato le sale negli ultimi mesi, proprio grazie alla semplicità che non sempre è sinonimo di scarsezza. Rovine, avvalendosi di pochi mezzi sia in fase di sceneggiatura che in fase di regia, riesce comunque a coinvolgere lo spettatore e a conquistare, grazie ad una massiccia dose di gore e di splatter che, anche se arriva un po’ tardi, si fa apprezzare dagli estimatori e dagli amanti di questo tipo di pellicole. Ed è così che i sei ragazzi che partono per un’avventura alla scoperta di antiche civiltà, ma in realtà solo perché stanchi di fare bagni in piscina, si ritrovano a dover ingaggiare una terribile e durissima lotta per la sopravvivenza. Si tratta di quattro americani, di un tedesco e di un rumeno. Senza starci troppo a pensare, il rumeno viene fatto subito fuori, seguito subito dopo dal povero tedesco andato lì anche per cercare suo fratello scomparso e ritrovatosi con le gambe spezzate in fondo ad una specie di pozzo nel quale tra l’altro entra in contatto con le fameliche piante che si insinuano nelle ferite e cominciano a circolare all’interno dell’organismo fino a togliere la vita al malcapitato di turno. Quello che più colpisce in Rovine è che il pericolo non arriva da terribili mostri dalle orrende fatture o da animali mostruosi o da persone uscite fuori di senno. La quiete e la bellissima vacanza dei quattro americani viene sconvolta da alcuni fiorellini rossi che si diramano con i loro fusti intorno al tempio e nelle membra dei ragazzi. Riuscire a mantenere la calma e la lucidità sarà difficilissimo, soprattutto perché molto presto uno di loro verrà inondato dalle piante assassine, ma lo spirito di sopravvivenza avrà la meglio all’inizio e porterà ciascuno di essi ad improvvisarsi chirurgo o a trovare quel coraggio che forse non si credeva di avere. Verranno amputate delle gambe poi cicatrizzate attraverso padelle bollenti, si praticheranno incisioni e tagli vari per estrapolare le piante dall’intero dei corpi, si arriverà persino ad autoinfliggersi ferite profonde pur di liberarsi dall’ossessione di essere inondati da presenze esterne e si giungerà addirittura a fare volutamente o meno del male alle persone amate.

Particolarmente agghiaccianti, anche se divengono via via più comprensibili, le figure degli abitanti del posto che non parlano nemmeno spagnolo e che si accertano di tenere isolati i malcapitati per evitare di essere contagiati, arrivando ad ammazzare persino un loro bambino perché accidentalmente entrato in contatto con le piante. Se al clima di diffidenza e di inevitabile malvagità da parte di questi personaggi, ci aggiungiamo un sottile messaggio politico ("Quattro americani in vacanza in Messico non possono scomparire", dice ad un certo punto uno dei quattro ragazzi) e uno quasi velatamente metafisico (le piante che si ribellano non ci ricordano un altro film recente?), ecco che abbiamo tutti gli ingredienti di questo film che si avvale anche di un’ottima fotografia dai colori spenti che contribuisce ad accrescere l’angoscia e la disperazione che si impossessa dei quattro giovani ragazzi, peraltro interpretati più che discretamente. Rovine, quasi intermente girato in esterni in cima al tempio che fa da sfondo, ma anche da protagonista, alle vicende degli studenti in trasferta, non apporta nulla di nuovo, né di eccessivamente originale o degno di nota, ma lascia decisamente soddisfatti gli spettatori non eccessivamente esigenti ed in cerca di qualche brivido causato più dalla messa in scena truculenta e abbondantemente sanguinolenta (il sangue per certi versi si rivelerà salvifico). Cosa ci insegna dunque Rovine, oltre all’importanza dei valori affettivi (il sentimento d’amore e d’amicizia che lega i quattro ragazzo è davvero molto forte)? Forse l’insegnamento principale ci intima di non affrontare incautamente e sconsideratamente realtà a noi estranee che vanno trattate non solo con timore per ciò che ci è sconosciuto, ma soprattutto con rispetto. Troppo scontato? Probabilmente si, fatto sta che nonostante ciò, Rovine risulta essere un film più che godibile con non pochi spunti di, seppur superficiale, riflessione.

VOTO: 6/6,5

 


CITAZIONE DEL GIORNO

Abbiamo tutti due vite, la prima, dell’anima, ci porta a sognare, fantasticare, guardare all’infinito, la seconda, del corpo e del quotidiano, ci porta alla morte. (dal film "Notturno indiano")


LOCANDINA

15 commenti su “Rovine

  1. Ho visto proprio ieri 30 Giorni di Buio e non mi è dispiaciuto ma la mia fame di gore & splatter non si è placata!!!

    Voglio vedere anche questo!!! ^__^

  2. Bè, 30 giorni di buio ha delle ottime trovate, soprattutto l’incipit e la sequenza della strage dall’alto, per il resto però latita un pò. Questo è leggermente meglio, anche per quanto riguarda il gore ^^

  3. Film interessante da non perdere. La tua recensione mi ha incuriosito. Purtroppo in questo momento non posso vederlo al cinema a meno che rimanga in sala un’altra settimana.

  4. Magari puoi farcela, comunque è tranquillamente recuperabile in DVD. Ripeto, nulla di trascendentale o di particolarmente interessante, però si lascia guardare e riesce a coinvolgere.

  5. 6/6,5????

    ahahahahahahahhaha ahahahahhha ahahahahaha (pausa per respirare) ahahahhaha ahhahahahahahhaha ahahahhahahahahah

    😉

  6. Ma va va!!! The hai messo sto voto a Non è mai troppo tardi, un film da dimenticare per non morire di diarrea o di vomito 😛

  7. mai dato voti…. spè che sto ancora a ride….

    “che vuol dire che erano i fiori a squillare?”

    ahahahahaahahahahah ahahahahahahahaa hahahahahaahah

  8. Ah ti stai dando all’horror becero e truculento? Brava brava… volevo vederlo ieri, e invece ho ripiegato su Boogeyman 2 che, incredibile a dirsi, mi è piaciucchiato e stasera ci faccio la recensione corposa ma anche questo Rovine mi è stato consigliato da amici che l’hanno visto e insomma pare esserci più sangue del solito, mi interesserebbe.

    E non aver timore di dare la sufficenza ai cagatoni, molto spesso sono più soddisfacenti dei filmoni che devi dargli il voto alto perchè è un capolavoro a prescindere anche se poi magari durante la visione hai escogitato almeno 3 modi diversi per suicidarti in sala senza che nessuno se ne accorga.

  9. Bè gahan, soddisfazione soddisfazione no, però è godibile, se fa guardà!!

    Alè, mo che vengo a Roma te sdrumo, se semo capiti no? 😛

    Deathrow, io non ho paura di niente! ^_-

  10. Visto oggi, non mi è piaciuto.

    Ti giuro, ho desiserato che i protagonisti morissero tutti sin dalle prime battute!

    Devo ammettere però che si salva negli ultimi dieci minuti.

    Prossimamente lo posto, tempo permettendo…

  11. Lost, sono sicura che ti darebbe ampie soddisfazioni, conoscendo i tuoi gusti ^_-

    Filippo, ma no! A me stranamente sono sembrati un pò meno idioti del solito questi protagonisti.

  12. “tagliatemi! tagliatemi! tagliatemi! tagliatemi!”

    ahahahahhahahhahahah ahahahahaha ahahahahhaha ahahahhahahah ahahahahahah!!!

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